Commenti a: Antonino Sorbara, dall'IdV alla lista di Fratelli d'Italia https://elezioni2016.varesenews.it/2016/04/16/antonino-sorbara-dallidv-alla-lista-di-fratelli-ditalia/ Tue, 06 Sep 2016 07:31:51 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.23 Di: Gianluca Tonellotto https://elezioni2016.varesenews.it/2016/04/16/antonino-sorbara-dallidv-alla-lista-di-fratelli-ditalia/#comment-724 Sat, 16 Apr 2016 13:58:20 +0000 http://elezioni2016.varesenews.it/?p=13386#comment-724 Eccoci. Ci risiamo.
Già eletti o ancora candidati che cambiano casacca e squadra forse per interesse?
Chi può saperlo. Probabilmente gli “scambisti” diranno che non è così.
Ma permettetemi di dire che, secondo me, si ricade sempre nel pessimo costume italiano dello spostarsi laddove forse è più conveniente che tanto disamora gli elettori Nel momento del voto.
E non mi si dica da posizione indipendente, che anch’io, nel 1997, fui candidato da indipendente. Non si è e non si può essere indipendenti quando si decide di correre sotto una bandiera, soprattutto, quando è il simbolo a richiamare i voti anche per i singoli candidati.
Vediamo di capirci..
Ritengo legittimo cambiare idea e posizione nel corso della vita su qualsiasi argomento, ma sarebbe molto più dignitoso, onesto, libero e deciso, farlo con trasparenza, oserei dire, naturalmente, con un percorso.
Magari scegliendo di fermarsi a riflettere e a riconsiderare quanto fatto e il da farsi, come accadde, nel 2001, a qualcuno a cui sono legato da amicizia, che, per coerenza, scelse di chiamarsi fuori dai soliti giochi e scambi vantaggiosi.
Altrimenti, nonostante i diversi tentativi di giustificazioni, il tutto si riduce alla semplice voglia di restare comunque in una personalissima, egoistica, narcisistica, autoreferenziale posizione e nient’altro. Altro che l’interesse della collettività, la capacità amministrativa, il ben operare, con cui ci si gonfia sempre il petto in campagna elettorale.
Forse sarebbe sempre il caso, prima, almeno di lasciare una posizione di rendita ottenuta con scelte e voti altrui per dare testimonianza di una reale convizione politica. E non mi si venga a dire dell’autonomia di un eletto difronte agli elettori. Perchè su questo Casaleggio ha ragione. L’eletto dovrebbe risponderne e risottoporsi al giudizio immediato degli stessi elettori, che, davanti a un cambiamento del mandato, non mancherebbero mai di delegittimarlo e allontanarlo.
Sì, qul candidato che si è servito di un simbolo per arrivare …, ma poi fa solo quel che vuole, … secondo “coscienza”, … e meno male che non dice “morale”.

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