Oggiona e Santo Stefano, di cosa si discute in vista del voto?

Due paesi in uno. Oggiona e Santo Stefano sono due entità perfettamente identiche unite in un unico comune e saldate, proprio a metà della strada che li divide, dal polo che comprende il Comune, la biblioteca e il centro sportivo.

Il prossimo 5 giugno l’intera comunità è chiamata al voto per rinnovare l’amministrazione comunale e nei prossimi due mesi dovrà rimettere in moto energie, spunti e riflessioni per animare la campagna elettorale e tutto quello che ne consegue.

Per questo è importante cercare di delineare i temi, le esigenze e le trasformazioni in atto in paese e capire, per ognuno di essi, quali sono gli strumenti che un’amministrazione potrà mettere in atto per essere d’aiuto e per guidare il cambiamento.

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Talvolta si tratterà semplicemente di prendere atto mentre altre volte la politica comunale avrà gli strumenti per essere più incisiva nei fenomeni sui quali ha responsabilità di intervento.

Servizi sociali, servizi alle aziende e al commercio, urbanistica, cura del verde, promozione della cultura sono un piccolo assaggio dei temi nei quali è fondamentale conoscere programmai e idee di chi sarà chiamato ad amministrare.

Dall’altro lato, invece, non vanno perse di vista anche le richieste e le esigenze delle associazioni, dei cittadini e delle iniziative private che vivono il paese. Chi sono? Che cosa Vogliono? Che problemi stanno affrontando?

Cercheremo di capire anche questo stuzzicando tutti gli abitati di Oggiona e di Santo Stefano su alcuni temi che li riguardano.

È possibile intervenire e proporre questioni e riflessioni attraverso i commenti a questo articoli o scrivendo all’indirizzo e-mail: tomaso.bassani@varesenews.it

Una risposta a “Oggiona e Santo Stefano, di cosa si discute in vista del voto?

  1. Clara Bonetti

    Il tema più sentito tra noi abitanti, al momento, è quello della sicurezza personale: ci sono stati e continuano a esserci moltissimi furti e violazioni di proprietà privata a qualsiasi ora della giornata e truffe con annessi furti porta a porta o tentativi di esse (specie a danni di anziani). E’ diventata un’ emergenza sociale e per questo è un tema che la prossima Sindaco, la prossima Giunta e il prossimo Consiglio comunale dovranno seriamente affrontare. Tra alcuni di noi abbiamo proposto di attivare il sistema di “Controllo del vicinato”, peraltro già operativo con successo e buona forma di deterrente contro tali reati in molti altri paesi della provincia di Varese. L’esigenza forte è il controllo del territorio, al momento carente. Si capisce che le Forze dell’Ordine non riescano sempre a far fronte a questa esigenza per molti motivi che già largamente conosciamo (vedi carenza di personale, di fondi e di mezzi), e proprio per questo si può pensare a una soluzione alternativa privata ma di stretta collaborazione e cooperazione con le autorità locali e le Forze dell’Ordine stesse, come è la forma del Controllo del vicinato.
    Inoltre proporrei il tema della viabilità e della sicurezza stradale e dei pedoni/ciclisti, specie in alcune secondarie vie del paese. Il tema della migliore cura delle aree verdi, e sicuramente anche quello degli incentivi alle attività commerciali, alle attività ricreative e del potenziamento ulteriore di quelle culturali.

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