Tiziana Petoletti: "C'è la benzina giusta per far ripartire questo paese"

Tiziana Petoletti torna a candidarsi. Dopo le elezioni del 2011 e cinque anni in minoranza ripropone la sua candidatura con la lista “La Leggiuno che vorrei”: «Questi anni sono stati un’esperienza importante e di crescita. Come minoranza abbiamo lavorato molto, in modo unito, e siamo sempre rimasti in contatto con i cittadini. Alcuni ci hanno chiesto di ricandidarci».

I nomi della lista non sono ancora stati presentati ma è completa: «ci sono ancora alcuni indecisi ma abbiamo scelto persone nuove e moltissimi giovani, oltre a quello che è il nostro “zoccolo duro”. Abbiamo coinvolto persone dai 20 ai 40 anni».  Tiziana Petoletti si definisce vicina al centrodestra ma sottolinea che la lista non avrà colori politici e «all’interno ci sono persone di diversi schieramenti».

Quarantasette anni, separata con due figlie, Tiziana Petoletti e i suoi sostenitori stanno lavorando al programma, in parte già pubblicato sul sito “La Leggiuno che vorrei”. «Il comune non ha risorse, questo è il punto di partenza. Nel nostro programma abbiamo diverse idee da sviluppare, alcune che possono portare e recuperare dei fondi da reinvestire». Il loro progetto prevede ad esempio, «la riduzione al minimo del compenso degli amministratori, reinvestendo quei soldi nelle associazioni o per i bisogno del territorio. Oggi il comune spende 40.000 euro, l’idea è quella di dimezzare il costo».
Inoltre: «L’acquisto dello scuolabus per tagliare i costi che oggi il comune spende per il trasporto dei ragazzi a scuola. Oltre alla creazione del Piedibus».
Un problema del paese è quello dell’acqua: «non possiamo fare grosse promesse perchè non ci sono fondi ma possiamo capire come migliorare il servizio idrico».
Parlando di Leggiuno è impossibile non parlare di turismo: «la prima cosa da fare è cambiare la mentalità. Un paese per essere ricettivo ha bisogno che tutti collaborino insieme per realizzare progetti comuni».

Alla base c’è la volontà di avere un paese più unito: «sono stati i giovani coinvolti in questa lista che mi hanno fatto capire come il paese debba essere vissuto come qualcosa di unito e non diviso in frazioni. Questo ci permette di coinvolgere più persone, organizzare al meglio iniziative e collaborazioni».

Tiziana Petoletti porta un esempio concreto: «nelle elezioni precedenti non hanno votato circa mille persone. Sono coloro che vivono sul territorio da poco, bisogna fare in modo che anche loro abbiamo voce nel paese».
Diversi i punti del programma, dall’infrastrutture al sociale, senza dimenticare lo sport, l’idea di creare una Banca del Tempo, il riallineamento delle aliquote Irpef e tanto altro.
«Vogliamo eliminare il sentimento delle persone che pensano “tanto non cambia niente”: non è così. Se tutti ci impegniamo le cose possono migliorare. Leggiuno è una macchina bellissima, io ho la benzina giusta se i cittadini mi danno le chiavi e vado».  Inoltre, sottolinea «mi piacerebbe un confronto con tutti i candidati sindaco all’americana». Una proposta che lancia ai suoi avversari.

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